Seconda gravidanza a 40 anni: Molte donne si ritrovano in questa situazione. Rispetto al passato, l’età media a cui si concepisce il primo figlio o figlia è aumentata. Sono molti i fattori che hanno contribuito alla crescita di questo dato, in primis la ricerca di una stabilità economica e la fruizione del periodo formativo che si protrae alla laurea triennale.
La gravidanza a questa età non è per niente impossibile, sebbene sia più difficile rispetto ad una donna di età gestazionale più bassa. Aumentano le probabilità di riscontrare problemi, sia lato madre che lato feto, ed è sempre più necessario il monitoraggio da parte di un ginecologo, possibilmente specializzato in fertilità.
Secondo figlio a 40 anni
Risponde in questo podcast Lisa Olson:
Avere un secondo figlio a 40 comporta il fatto di prendere alcune precauzioni volte a salvaguardare la salute della madre e del nascituro. Come avremo modo di approfondire in seguito, il primo passo da effettuare è quello di rivolgersi ad uno specialista.
Si consiglia inoltre di seguire una dieta sana ed equilibrata fin da subito. Salvo il divieto per qualche motivo da parte del medico, è solitamente consigliata l’assunzione giornaliera di acido folico al fine di prevenire difetti del tubo neurale del feto. Bisogna inoltre fare controlli regolari per controllare eventuali malattie croniche e monitorare attentamente la pressione sanguigna (ne parleremo poi più avanti).
Tuttavia, avere un secondo figlio a questa età presenta tutta una serie di vantaggi. In primis, molto probabilmente, una stabilità economica maggiore rispetto ad una persona di età inferiore. Questa stabilità economica può comportare un maggiore accesso alla cultura e una disponibilità maggiore a fare viaggi. Inoltre, una maggiore maturità e una maggiore esperienza può dare un supporto emotivo diverso e più profondo.
Fare il secondo figlio a 40 anni
Come abbiamo scritto, i rischi derivanti dall’avere una gravidanza a questa età sono maggiori. L’insorgenza di alcune problematiche possono mettere a rischio la salute della madre e quella del feto. Oltre ad adottare uno stile di vita il più sano possibile, seguendo una dieta equilibrata, occorre farsi seguire attentamente da un medico specialista.
Rischi
Uno dei rischi principali è il caso dell’aborto precoce. Secondo uno studio pubblicato da The Lancet, l’aborto precoce nelle prime settimane è abbastanza frequente. Si stima circa che il 15% delle gravidanze in questa fase finiscono, purtroppo, in questo modo. Con l’aumentare dell’età ostetrica, questa percentuale tende ad aumentare. Il ricorso ad uno specialista è, anche per questo motivo, fondamentale.
Un altro rischio da valutare è il distacco della placenta. In questo caso la placenta si stacca dalla parete uterina, causando un sanguinamento nell’utero e riducendo l’apporto di ossigeno e di nutrimento al feto. Questo può portare, al fine di salvaguardare il più possibile la salute del feto, ad un parto anticipato.
Una delle cose da tenere assolutamente sotto controllo è la pressione. Alcune complicanze, come la preeclampsia, in passato chiamata anche gestosi, è una patologia che colpisce circa il 5% delle donne e non deve essere sottovalutata.
Monitorare la pressione è fondamentale al fine di diagnosticare in tempo l’eventuale insorgenza di questa complicanza, in modo da diminuire la probabilità di conseguenze importanti per la mamma e per il feto. Se la donna soffre di preeclampsia, spesso non presenta segnali specifici. Il campanello d’allarme può attivarsi con una pressione massima di 140 e una minima di 90 e con presenza di proteine nelle urine di 290 mg/l.
Possono insorgere dei sintomi come disturbi alla coagulazione e può evolvere in eclampsia. Questa può portare a perdita di conoscenza, convulsioni e, sebbene più rare, emorragie celebrali. Siccome è una delle cause principali di morte materna, deve essere monitorata attentamente. Per qualsiasi domanda sul [Seconda gravidanza a 40 anni], non esitate a consultare la nostra pagina ‘Contattaci‘ per assistenza..
Terzo figlio a 40 anni
Se, dopo un anno di tentativi, la terza gravidanza non arriva, è consigliabile che la donna si sottoponga a un esame da un ginecologo per capire quali fattori stanno ostacolando il concepimento.
I principali rischi legati all’età li abbiamo appena visti. In questo caso aumenta anche la probabilità di un parto non naturale, ricorrendo quindi al cesareo. E Ecco qui la tua guida GRATUITA su: Figli a 40 anni.
L’aumento dell’età comporta un aumento dei rischi di complicazioni materne, come il diabete, e fetoneonatali. Tuttavia, aver già avuto gravidanze e parti precedenti sembra avere un effetto protettivo contro le complicazioni ostetriche. La nulliparità è invece associata a un rischio più elevato di rialzo pressorio durante la gravidanza.
Il prolungarsi dell’età riproduttiva, grazie ai progressi delle tecniche di fecondazione assistita, sta rendendo la gravidanza in età avanzata e molto avanzata un evento sempre più frequente. In questo senso, è importante interrogarsi fino a che punto sia possibile e opportuno estendere questa possibilità.
Oltre questo, occorre mantenere uno stile di vita equilibrato, in particolar modo riguardo alla dieta. Questa deve essere possibilmente priva di zuccheri raffinati.
Vi sono poi alcuni consigli da seguire al fine di aumentare le probabilità di concepimento, come i rapporti mirati e il monitoraggio della temperatura basale. Questo monitoraggio è importante in quanto, in caso di costante abbassamento della temperatura e successivo alzamento, si è presumibilmente in ovulazione. Avere rapporti mirati in questo momento può aumentare considerevolmente le probabilità di concepimento.
Occorre inoltre eliminare fumo e alcool e non assumere farmaci non prescritti dal medico curante. Questo metodo è utile soprattutto per incinta a 40 anni.
Conclusione
Avere un secondo o terzo figlio all’età di 40 anni può avere vantaggi, come la stabilità finanziaria e la maturità emotiva. Tuttavia, rimanere incinta a questa età può essere più difficile e presenta rischi per la salute sia della madre che del feto.
È necessario consultare un esperto di fertilità e adottare uno stile di vita sano, seguendo una dieta equilibrata. Uno dei principali rischi è l’aborto precoce, che aumenta con l’età della madre. Può anche verificarsi il distacco della placenta, causando sanguinamento e la necessità di ricorrere ad un parto prematuro per salvare la vita del bambino.
L’ipertensione e la preeclampsia, che colpiscono il 5% delle donne, possono portare a gravi conseguenze sia per la madre che per il bambino. Una terza gravidanza dopo i 40 anni è associata a un aumento dei rischi di complicanze e di cesareo.
Tuttavia, le precedenti gravidanze e parti sembrano avere un effetto protettivo contro le complicanze ostetriche. Con l’aumento dell’uso delle tecnologie riproduttive assistite, sorge la domanda su quanto sia opportuno estendere la possibilità di gravidanza a un’età avanzata.