Perché non Rimango Incinta del Secondo Figlio

perché non resto incinta del secondo figlio

Perché non Rimango Incinta del Secondo Figlio: Molte donne affrontano questa difficoltà. Ci possono essere molte ragioni, molti fattori per cui una donna non riesca a rimanere incinta del secondo figlio.

Perché non Rimango Incinta del Secondo Figlio

Quali sono le motivazioni di questo problema?

  • Risponde in questo podcast Lisa Olson:

Una delle ragioni più diffuse e da tenere in considerazioni è l’età. L’età riproduttiva ottimale per una donna va dai 20 ai 25 anni. A partire dai 35, la fertilità tende a diminuire piano piano. Di conseguenza, le donne in età più avanzata possono avere meno probabilità di concepire, nonché più problemi in gravidanza. Tutto questo però può tranquillamente essere tenuto monitorato da un medico specialista.

Una donna che ha già avuto un parto ha bisogno di riprendersi, in particolar modo se ha avuto qualche problema in gravidanza o durante il parto stesso.

Il problema potrebbe essere legato anche alla qualità e quantità dello sperma del partner. Potrebbe essere presente una condizione, sopraggiunta dopo il primo concepimento, che ha peggiorato la qualità dello sperma e che impedisce quindi il concepimento. Per saperne di più su: perché non resto incinta del secondo figlio, continua a leggere.

Che esami fare?

Hai mai sentito parlare di rimanere incinta? Nel caso in cui si abbia difficoltà a concepire un secondo figlio, occorre consultare il proprio medico di fiducia. Egli potrà prescrivere degli esami più o meno specifici in modo da individuare il problema e la possibile soluzione. Tra gli esami che possono essere prescritti, possiamo trovare:

  • Esami del sangue: in particolar modo, verrà controllata la funzione della tiroide, in quanto una funzione alterata di essa può influire negativamente sulla fertilità. Anche gli ormoni verranno monitorati: in particolar modo gli estrogeni e il progesterone.
  • Analisi dello sperma: occorre valutare motilità, qualità e morfologia degli
  • Ecografia trans vaginale: al fine di rilevare eventuali cisti ovariche o altre condizioni che possono influire negativamente sulla fertilità.
  • Test di ovulazione: che possono indicare il momento ottimale per provare a. E Ecco qui la tua guida GRATUITA su: Probabilità di Rimanere Incinta Durante Ovulazione.

Domande più frequenti

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Si può fare qualcosa per favorire il concepimento?

Per favorire il concepimento, oltre ad affidarsi fin da subito ad un medico, è opportuno tenere un calendario della fertilità. Occorre monitorare i cicli in modo da avere le basi per un calcolo più preciso dell’ovulazione.

Possono essere utilizzati anche altri metodi, in sinergia con esso, come il monitoraggio della temperatura basale o l’uso di test ovulatori. Anche il monitoraggio del muco cervicale è un metodo solitamente utilizzato.

Come mai il fenomeno è in aumento?

È vero, il fenomeno sembra in aumento in tutto il mondo. Uno dei motivi principali sembra essere legato al fatto che le coppie ormai posticipano sempre di più la gravidanza. Si hanno figli ad un’età più adulta rispetto al passato.

Si vedono meno coppie ventenni con figli, mentre prima era la normalità. Dato che l’avanzare dell’età, come abbiamo visto, è un fattore che influisce negativamente sulla fertilità, questo può essere considerato il fattore principale.

Lo stile di vita più stressante inoltre ha un impatto molto importante. Il fumo, l’abuso di alcool e l’obesità influiscono negativamente e diminuiscono considerevolmente le probabilità di concepimento.

Un altro fattore da prendere in considerazione è anche l’esposizione a sostanze tossiche. Alcuni studi individuano nell’esposizione a pesticidi, metalli pesanti e prodotti chimi industriali una delle cause di infertilità.

Bisogna infine tenere conto anche della maggior consapevolezza che si ha sul tema, molte più coppie rispetto al passato, consce del problema, si affidano a medici specialisti al fine di trovare una soluzione.

Quale intervallo dovrebbe esserci tra una gravidanza e l’altra?

Indicativamente dovrebbe esserci un intervallo di circa 18 mesi. Questo è il tempo necessario per il pieno recupero della donna. Il corpo ha modo di riprendere appieno le risorse nutrizionali e vitaminiche necessarie per una nuova gravidanza.

Inoltre, un lasso di tempo adeguato permette anche di limitare le probabilità di avere complicanze, come un parto prematuro. Occorre però tenere presente che ogni donna è a sé; quindi, il tempo di recupero necessario può variare da donna a donna.

Come mai molte coppie attendono anche 3 anni per il secondo figlio?

Appunto perché ogni corpo è unico, il tempo di recupero per una donna dopo il parto può variare. A seconda anche dal fatto se ci siano state complicanze durante la gravidanza o durante il parto precedente.

Il motivo per cui molte coppie attendono questo lasso di tempo è però attribuibile anche ad una condizione più psicologica. Si attende di aver ricaricato le energie da dare al nuovo figlio.

Oltre questi fattori, da non sottovalutare, vi è anche una questione economica, dato che molte coppie preferiscono mettere da parte un piccolo gruzzoletto al fine di gestire il nuovo nascituro nel migliore dei modi e garantirgli stabilità economica.

Che cosa succede alla donna verso i 40 anni?

ho già un figlio ma non riesco a rimanere incinta

Come abbiamo visto, dopo i 35 anni la fertilità tende a diminuire. Una donna verso i 40 tende ad avere delle modifiche ormonali e fisiche che possono inficiare sulla probabilità di concepimento.

Più l’età avanza più si possono avere complicanze durante la gravidanza e a maggior ragione occorre affidarsi ad un medico che saprà indicare step by step la strada da percorrere.

E per l’uomo non c’è un limite di età?

Con l’avanzare dell’età anche nell’uomo la fertilità diminuisce, sebbene in maniera del tutto diversa rispetto ad una donna. L’uomo mantiene una capacità riproduttiva più stabile rispetto una donna.

Con l’aumentare dell’età, viene anche a diminuire il testosterone nonché possono sorgere problemi come la disfunzione erettile.

Ci sono cure possibili per la seconda gravidanza?

Certo. Vi è una serie di supporti che possono migliorare la fertilità secondaria, come la terapia farmacologica, in quanto alcuni farmaci possono stimolare l’ovulazione oppure migliorare la qualità degli spermatozoi.

La fecondazione in vitro inoltre fornisce delle probabilità maggiori di concepimento. Questo processo però può avere anche delle conseguenze che è opportuno valutare con il medico specialista. Sei interessato a saperne di più “ho già un figlio ma non riesco a rimanere incinta“? Se sì, continua a leggere.

Lei che cosa consiglia?

Il consiglio è sempre quello di affidarsi ad un medico specialista di fiducia fin da subito, appena si è presa la decisione di provare ad avere un secondo bambino. Questo è fondamentale perché il medico saprà individuare quali possono essere le criticità alla base di un possibile concepimento e conosce la strada da percorrere per aiutarvi a raggiungere il vostro scopo.

Conclusione

  • Come rimanere incinta del secondo figlio?

Se si sta cercando di avere un secondo figlio e non arriva, bisogna cercare di mantenere la calma il più possibile e affidarsi ad un medico. Affidarsi ad un esperto può aiutare anche a gestire lo stress, che deve essere sempre tenuto sotto controllo il più possibile durante questo percorso.

In questo articolo abbiamo cercato di esplorare quali sono le ragioni principali alla base del problema di concepire un secondo figlio e abbiamo cercato di mostrare qualche possibile soluzione. Abbiamo visto che l’età gioca un ruolo fondamentale.

A maggior ragione, occorre quindi non perdere tempo inutile e cercare di far fin da subito le cose nel migliore dei modi, contattando il vostro ginecologo di fiducia che saprà sicuramente esservi utile.

Il Dottor [Simone Rofena], esperto in gravidanza e fertilità, offre la sua preziosa competenza in questo articolo. Se avete domande riguardo al [Perché non Rimango Incinta del Secondo Figlio], vi invitiamo a visitare la nostra pagina ‘Contattaci‘ per ulteriori informazioni.

Author: Dr. Simone Rofena

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