Figli a 40 anni: Ma è davvero così difficile concepire un figlio alla soglia dei 40 anni? La risposta è no. La via è sicuramente in salita e bisogna monitorare il percorso in modo più attento, tuttavia esistono vari modi per aiutare la donna in questo nuovo cammino.
Risponde in questo podcast Lisa Olson:
Il primo passo è sempre quello di contattare un ginecologo e valutare insieme la situazione generale, la storia ginecologica e i passi da seguire. Solitamente vengono prescritti degli esami più approfonditi, specialmente dopo 6 mesi di tentativi. Al partner, generalmente, viene consigliato di effettuare uno spermiogramma. In presenza di ostacoli, può essere indicato di rivolgersi ad uno specialista sulla fertilità.
Occorre però guardare anche i lati positivi di diventare mamme a questa età. Ci sono molti vantaggi nell’avere un figlio a un’età più matura, come:
- stabilità finanziaria ed emotiva
- maggiori opportunità di offrire esperienze culturali e di viaggio ai figli
- maggiore pazienza e serenità
- supporto emotivo più solido
- alcuni studi suggeriscono inoltre che le donne che diventano madri ad un’età matura sono anche più longeve
Come avere un figlio a 40 anni?
Cosa succede al corpo della donna all’avvicinarsi di questa età? A partire dai 31 anni, la fertilità femminile inizia a diminuire e diventa sempre meno efficiente.
Il numero di ovociti nella donna diminuisce notevolmente durante la vita, a causa della naturale perdita che avviene attraverso un processo chiamato atresia. Si stima che alla nascita una donna abbia circa 2,5 milioni di ovociti, che scendono sotto le 400.000 unità al momento della prima ovulazione.
- Ma quali sono i cambiamenti che possiamo aspettarci all’insorgere di questa gravidanza?
Possiamo dire che, a partire dalla terza settimana, i livelli di estrogeni e progesterone nel corpo della madre iniziano ad aumentare contemporaneamente, e questi sono responsabili della maggior parte delle alterazioni al corpo materno. Tuttavia, non è ancora possibile rilevare l’inizio della gravidanza poiché non sono ancora manifesti nel ciclo mestruale.
Alla quarta, solitamente, i cambiamenti nel corpo della madre continuano con l’aumento dell’HCG, che oltre a permettere di rilevare la gravidanza tramite test di laboratorio, può causare crampi, tensione al seno e nausea. Inoltre, potrebbero verificarsi perdite da impianto, che sono simili alle mestruazioni, ma più leggere.
Dalla quinta, invece, possono manifestarsi le nausee mattutine e dolori addominali. Alla sesta ci si aspettano cambi di umore repentini a causa delle fluttuazioni dei livelli di estrogeni e progesterone, o di sintomi simili a quelli della sindrome premestruale. Nelle settimane successive può sorgere stanchezza, un iniziale calo di peso in caso di nausee, modifica del seno, con vene varicose attorno alle areole che possono anche scurirsi.
Avere un figlio a 40 anni
Come abbiamo detto, il percorso non è impossibile, sebbene sia in salita. Con l’avanzare dell’età, diminuisce la capacità riproduttiva e possono insorgere diverse problematiche. Per questo motivo occorre considerare fin da subito l’intervento di uno specialista.
I problemi principali che possono insorgere o che hanno una probabilità maggiore di insorgenza rispetto ad una persona più giovane possono essere un aborto precoce, oppure eventuali complicazioni della gravidanza (distacco della placenta o ricorso ad un eventuale cesareo).
Aumenta inoltre la probabilità di insorgenza di diabete e ipertensione durante la gravidanza.
Anche per quanto riguarda il feto possono aumentare le probabilità di complicanze durante la gestazione. Incrementa il rischio di anomalie cromosomiche, come la sindrome di Down, e di parto prematuro, oppure basso peso alla nascita. Lo specialista saprà quindi valutare attentamente gli esami strumentali ai quali ci si dovrà sottoporre.
L’attento monitoraggio passo dopo passo della situazione è un fattore fondamentale. Oltre a questo, una dieta equilibrata aiuta a tenere la situazione sotto controllo. Trovate risposte chiare nella nostra sezione Domande Frequenti, coprendo tutti i temi più importanti.
I rischi per la mamma
Come abbiamo detto, per le mamme, sopra i 35 anni (soprattutto sopra i 40 e ancor di più sopra i 45 anni) c’è un rischio maggiore di complicazioni come diabete gestazionale, placenta previa, emorragia post-partum, preeclampsia e mortalità materna.
I dati mostrano che le donne sopra i 35 anni presentano un rischio di morte per parto tre volte più alto di quelle più giovani. Inoltre, le mamme over 35 hanno una maggiore probabilità di partorire con il cesareo, ma non è obbligatorio e dipende dalle condizioni individuali della madre. E Ecco qui la tua guida GRATUITA su: Diventare mamma.
Consigli per future mamme
Durante la gravidanza, è importante che ogni donna mantenga una dieta sana per garantire la propria salute e il corretto sviluppo del feto. Se le abitudini alimentari pre-gravidanza sono già corrette, non sono necessarie grandi modifiche.
L’aumento di peso dovrebbe essere controllato a seconda del peso iniziale della donna, e si consiglia di mangiare molte verdure e frutta di stagione, nonché evitare i cereali raffinati per mantenere il livello di zucchero nel sangue stabile.
Le donne in età avanzata dovrebbero chiedere una consulenza preconcezionale al loro ginecologo per ottenere maggiori informazioni sulla gravidanza e per ridurre i rischi individuali. Uno stile di vita sano, che comprenda una dieta mediterranea, attività fisica moderata, astinenza dal fumo, alcol eccessivo e stress, è importante per tutte le donne in gravidanza, ma soprattutto per quelle in età avanzata.
Inoltre, è consigliabile assumere acido folico già due o tre mesi prima del concepimento per prevenire il rischio di malformazioni del tubo neurale come la spina bifida. Scopri tutto quello che non vogliono farti sapere su: quanto tempo per rimanere incinta.
Conclusione
Le possibilità di rimanere incinta diminuiscono drasticamente al di sotto del 10% dopo i 40 anni. L’incremento delle gravidanze a questa età nei paesi occidentali è legato principalmente a motivi economici e sociali.
Tuttavia, l’età materna avanzata può portare a una maggiore incidenza di complicazioni come aborto, gravidanza ectopica, anomalie cromosomiche, ritardo di crescita intrauterina e prematurità.
Anche la salute materna e il decorso della gravidanza possono essere influenzati negativamente, con un maggior rischio di diabete, preeclampsia, emorragie, rottura prematura delle membrane e taglio cesareo. Le nullipare oltre i 40 anni sono particolarmente a rischio per complicazioni ostetriche e per l’insorgenza di preeclampsia.
La Dottoressa [Irene Ceccacci], esperta in gravidanza e fertilità, condivide la sua vasta esperienza in questo articolo.